Ti ho vista in gabbia
ho guardato quegli occhi
imploranti libertà,
piangono sperando
di sciogliere le sbarre,
come acido
che consuma solo la pelle.
Non sai ancora
la porta è già aperta,
nessuno l'ha mai chiusa
ma continui a incastrare la testa,
immagini un mondo
senza grigio,
con le mani aggrappate
alla prigione
non ricordi
quante cose sanno afferrare