Di quel finto dramma,
il peccato originale,
resta una zavorra
la vergogna della nudità.
In un morso
la rinuncia al profumo
di due corpi a contatto,
alle forme
tra le mani che le stringono.
In quell' assaggio
che ci ha liberato in noi,
abbiamo perso
la libertà della nostra essenza.
In fondo agli occhi,
dove nessuno sguardo arriva
forse sopravvive
quella nudità,
la gioia di essere se stessi,
la libertà di muoverci
senza sporcare l’abito,
cucito di vergogna,
da altri per noi.