Sono sceso
carico della mia storia
con le mani piene di domani,
che devono ancora venire,
nella grotta
dimora della felicità
ho chiesto
se si ricordasse di me.
Non ho memoria
mi ha risposto,
non conosco vendetta
non porto rancore
orfana di ogni speranza.
Come la pelle
che si scalda
al primo raggio
dopo giorni di tempesta,
vivo solo nel presente
mi è ignoto il passato
irrilevante il futuro.
Non so chi sei
finchè non sei qui,
mi ha detto.
Sono risalito,
nudo
con la pelle
in quel raggio di sole.