In ognuno di noi
vive l’elemento di fragilità
inscritto nel cuore
protetto dal costato
attutito dalla carne
schermato dalla pelle.
Il corpo è il tempio
custode di questo cristallo
sottile come la bolla di sapone.
Nel sonno fa capolino
a forma di sogno
ci parla di lei.
Nel giorno nascosta
sussulta di meraviglia
e fa battere il cuore.
Nell’oscurità della mente
libera dalla sua prigione
mostra la sua natura
generatrice di estremi
priva di freni
con la coscienza
di un’esplosione.
Solo un pazzonon se ne prederebbe cura.