Oggi scrivo a te
sempre lì per i miei pensieri
e i miei silenzi
non ti hanno scomposto
e mi rispondono i tuoi
assoluti.
Il tuo manto
il mio cappuccio
nascondi ogni incomprensione
nel tuo baule
ogni mia confusione.
Sei la paradossale presenza
dell’assenza, compagnia
in quegli inverni dentro,
quando mi sento neve in primavera.
Forse l’unico angelo
a cui abbia veramente creduto.